Contemporanei romagnoli
Cervia Volante Una Matita di Libertà per Patrick Zaki
La mostra "Una Matita di Libertà per Patrick Zaki", organizzata da Cervia Volante in collaborazione con Cartoon Club, sarà presentata presso la Sala "Stazione Aperta" in viale Stazione 38 a Cervia dal 11 agosto al 1 ottobre. Questa straordinaria esposizione è un progetto editoriale che dimostra il potere del linguaggio del fumetto nell'affrontare temi cruciali come i diritti umani. La Graphic Novel "Patrick Zaki. Una storia egiziana", realizzata dalla giornalista Laura Cappon e dal disegnatore Gianluca Costantini, offre una narrazione intensa e coinvolgente della vita del ricercatore egiziano, dalla sua normalità fino all'arresto, le torture subite, la speranza e la lotta per la liberazione.
Attraverso una disposizione delle pagine pensata con intelligenza, la mostra mette in luce il movimento d'opinione che ha lottato per la libertà di Patrick Zaki, coinvolgendo il pubblico in una testimonianza commovente di solidarietà e impegno per i diritti umani. Con il contributo di Cervia Volante e Cartoon Club, questa esposizione diventa un appello per riflettere sulla libertà e la giustizia sociale in un mondo in continua evoluzione. Un'opera imperdibile che ci invita a considerare come il fumetto possa essere uno strumento potente per sensibilizzare il pubblico su questioni così importanti.
Inaugurazione Venerdì 19 Agosto 2023 Ore 11:00.
Paolo ancarani - Trabaccolo
L'artista Paolo Ancarani, nato a Cervia nel 1939, stupisce il pubblico con la sua mostra mozzafiato "Trabaccolo: Grandezza e Decadenza" presso la suggestiva sala "Stazione Aperta" che si trova all'interno della Stazione ferroviaria di Cervia.
Con la maestria di un vero genio dell'arte, Ancarani ci guida in un viaggio indimenticabile nel mondo affascinante dei trabaccoli, simbolo intramontabile della storia marittima della città.
Le opere di Ancarani, ammirate e custodite in collezioni pubbliche e private in varie parti d'Europa, trasudano storie di grandiosità e declino. L'artista cattura con abilità straordinaria l'essenza dei trabaccoli di Cervia, queste imbarcazioni che un tempo solcavano le onde per la pesca e il trasporto di materiali da costruzione. Attraverso dettagli meticolosi e una tavolozza di colori vivaci, Ancarani restituisce la maestosità e l'effimera bellezza di queste opere d'arte galleggianti, testimoni di un'epoca passata.
La mostra "Trabaccolo: Grandezza e Decadenza" rappresenta un'opportunità straordinaria per immergersi nell'arte di Ancarani e nell'incantevole storia marittima di Cervia. Non lasciatevi sfuggire l'occasione di ammirare queste opere che incitano alla riflessione sul legame intrinseco tra il passato e il presente. La mostra sarà accessibile al pubblico dal 9 luglio al 13 agosto 2023 presso la sala "Stazione Aperta" della Stazione ferroviaria di Cervia. Scoprite la magia di queste opere che trasportano i visitatori in un mondo di emozioni, bellezza e tradizione marinaresca senza tempo.
Luciano Medri - Le anime di Pianetto
C'è una posto molto particolare alla stazione di Cervia: è la Sala Stazione Aperta.
Negli ex uffici, dove ora c'è il laboratorio di Cervia Volante Associazione Aquilonisti c'è una stanza con un cielo speciale, una quarantina di aquiloni provenienti da tutto l'Oriente, di
ogni foggia e colore e splendore e cultura.
E quando si abbassa lo sguardo, seguendo intorno a se la linea delle cornici, inizia una storia antica, con una decina di quadri del pittore cervese Luciano Medri, ispirati al paese e castello
medievale e ai documenti del Museo di Pianetto, Galeata.
I suoi personaggi, piegati in mantelli e senza volto, indicano e proteggono una storia e una natura che si può vedere e che non deve essere abbandonata.
Sono anime di seta nuova e lucente,
secolari e piene di promesse.
Sono pietre e valli,
memoria e presenza.
Sono testimoni per il futuro.
Un antico documento,
un muro graffiato,
una torre senza tetto,
un portale e una strada,
un guardiano delle storie
accogliente e brillante
per meditare e stupirsi.
Viaggiarte - Acquarelli
Sono gli acquerelli di Giovanna D’Errico, Giovanna Amaducci e Massimo Elmi i protagonisti della nuova mostra allestita nella sala “Stazione Aperta”, che verrà inaugurata il 9 Maggio alle 11.30 da Cervia Volante presso la Stazione Ferroviaria di Cervia, ingresso lato binari.
La sala mostra ospita spesso mostre d'arte ed è già alla sua nona esibizione in 2 anni in questo spazio messo a disposizione di varie associazioni dal comune di Cervia, all’interno del progetto “Stazione Aperta”.
La sala, che è solo una di varie stanze di cui è composto il progetto, ospita anche una mostra permanente della collezione museale di aquiloni di Cervia Volante, con particolari modelli provenienti da ogni nazione orientale e non solo, ed è visitabile durante le ore di apertura o previo appuntamento.
La mostra di acquarelli resterà aperta fino al 18 Giugno, con orario 15.00 – 18.00 giovedì e Venerdì, mentre Sabato e Domenica, ovviamente, avrà un'apertura prolungata dalle 10.30 alle 18.00 . L'entrata è gratuita. Per visitare la mostra e le sale in altri orari, prendere appuntamento al numero di telefono 338 78 75 220.
Cervia Volante - Aquiloni primitivi
Questa mostra fotografica ci porta a conoscere una cultura perduta, ormai scomparsa, di cui sono rimasti al mondo pochi esemplari.
Gli aquiloni primitivi conservati presso i vari musei inglesi e neozelandesi sono davvero pochi esemplari. Del resto non poteva che essere così data la loro natura fragile, fatta di steli e di foglie leggerissimi e fragilissimi.
La mostra fotografica apre il 15 Novembre rimane fruibile fino al 31 Dicembre 2022.
Inaugurazione Sabato 19 novembre 2022 presso la sala mostra “Stazione aperta”, viale stazione 38 – Cervia.
Sandro Savelli - Percezioni
Guardando, in anteprima, le ceramiche e le maioliche dell’arch. Alessandro Savelli, emerge immediatamente un uso della ceramica molto personalizzato, che non si prende cura della forma e delle proporzioni, per seguire invece una modellazione libera che, solo a prima vista, può sembrare anche un po’ troppo disinvolta. L’uso degli smalti non è convenzionale e i colori vengono non usati, ma considerati in maniera contrastante, perché servono a far valere l’espressività delle maschere.
Nasce così, dalla colorazione e dalla espressività delle forme, un aspetto che, in alcuni casi, può sembrare scioccante, ma che serve a rimarcarne la plasticità. L’eccessivo cromatismo e la particolare modellazione di certe maschere, opere uniche ed irripetibili, vogliono lasciare al visitatore la più completa possibilità d’invenzione e vogliono anche sottolineare una certa preferenza per una caratterizzazione prettamente ornamentale. La multiformità delle figurazioni manifesta aspetti comici, altri drammatici e altri ancora teatrali, in un caleidoscopio di vivacità creativa dovuta ad una immediatezza realizzativa che ne garantisce l’ autenticità.
Altre motivazioni sono invece alla base della formella dedicata ad una “Pietà” espressionista, in cui il dolore, di fronte al figlio morto, trasforma la Madonna in una popolana che non si vergogna della propria straziante disperazione.
Alessandro Savelli, nato a Cervia, è un architetto. Ha lavorato in diverse città italiane ed estere e ha firmato diversi oggetti per l’industria.
Ha inoltre realizzato un murales di mq. 80 e diverse grandi sculture in acciaio e in calcestruzzo ubicate in piazze della Romagna e una in cima al porticciolo di Milano Marittima.
Scrive libri sui romagnoli e favole per il Telefono Azzurro. Collabora con alcuni giornali e riviste. Fa parte di diverse associazioni culturali.
Vive e lavora a Cesena.
Roberto Sauli - Naturalmente ...natura
Cogliere la bellezza e le armonie della natura con immagini di qualità: questa è per me la "fotografia naturalistica", praticata con l'occhio dietro al mirino della
fotocamera per trasmettere, se possibile, le emozioni e le sensazioni provate al momento dello scatto.
Mi occupo di fotografia naturalistica da molti anni; collaboro con gli organizzatori della Fiera del Birdwatching di Comacchio, per la parte fotografica, fin dalla 1^ edizione del 2004 e con
l’agenzia fotografica Panda Photo; ho fornito numerose immagini a corredo dei centri visita del parco del delta del Po al castello di Mesola e presso la salina di Cervia. Da oramai tre anni
organizzo workshop di fotografia naturalistica in Italia e all’estero.
Dispongo di numerose proiezioni digitali con commento musicale e/o parlato che sono disponibile a proiettare presso circoli, associazioni, enti, ecc. utilizzando attrezzature personali di
qualità.
F. Mammana - Aquiloni, i colori del vento
Cerf Volant, kite, drachen, tako, chula, pak pao, wu bulan, barrilete, cometas, papagajo sono alcuni dei termini con cui si indica nel mondo quell’oggetto che da oltre tremila anni fa sognare l’uomo nell’ingegnoso tentativo di imitare il volo leggero degli uccelli: l’aquilone.
Di volta in volta gioco, simbolo di spiritualità, strumento di ricerca scientifica, mezzo di trazione, espressione artistica, l’aquilone si è evoluto in contesti culturali diversi differenziandosi nelle forme e nell’uso dei materiali, attingendo ed adattandosi flessibilmente a quelli prodotti in loco e a tecniche costruttive facilmente trasmissibili. Seta, foglie, cotone, carta, bambù, nylon, fibra di vetro e di carbonio, kevlar, teflon: tutto vola, tutto è utilizzato per concretizzare l’idea fantastica di essere più leggero dell’aria e per dare forma all’istinto creativo.
Da oltre venticinque anni corro all’inseguimento di festival e raduni internazionali di aquiloni in Italia, in Europa, nel Mondo: dove non sono arrivato con i piedi o con le mie fotocamere ho sopperito con gli occhi dell’immaginazione, mai stanco di stupirmi di fronte allo spettacolo di questi oggetti volanti dalle forme, dalle dimensioni e dai colori più svariati, che fluttuano nell’aria sfidando le leggi della fisica e le forze della natura
Ho conosciuto personaggi di ogni genere provenienti da ogni angolo della terra, mondi lontani e diversi accomunati da identiche sfide: la fantasia e il volo.
Racchiusa nell’essenza dell’aquilone c’è la storia del suo costruttore, con le proprie tradizioni, abitudini, costumi, con la propria voglia di vivere e la propria dimensione interiore.
Una piccola metafora della vita affidata al vento, quindi, nell’illusoria idea di libertà alla quale rimandiamo comunemente l’immagine dell’aquilone nel cielo: una “libertà condizionata” in realtà, legata a quel filo senza il quale l’aquilone non sarebbe in grado di volare, quel filo stesso che nella nostra quotidianità è costituito dall’intreccio di sentimenti e di valori che permettono alla nostra anima di elevarsi.